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Piani urbanistici

Piano di ricostruzione della Città di Bolzano (1945) (Apri l'immagine , 249 Kilobyte, 1129 per 635 pixel)

Fac-simile della tavola n. 1. Piano di ricostruzione della Città di Bolzano 1945-53

 

Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano 1935-1941

Il Comune di Bolzano nel 1934 affida a Marcello Piacentini l'incarico di elaborare il Piano Regolatore e di Ampliamento per la città di Bolzano. L'idea principale è di fare del Monumento alla Vittoria il fulcro della nuova città; infatti da Est e da Ovest importanti assi viari dovevano convergere sul Monumento.

Il Comune approva il piano di Piacentini già nel 1935, ma nel 1936 esso viene in parte bocciato dalla Sopraintendenza alle Belle Arti per la Venezia Tridentina, tanto che il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici a Roma nel 1937 approva il progetto con riserve. Il piano viene definitivamente approvato soltanto nel 1939 e diviene legge nel 1941.

L'Archivio Storico della Città di Bolzano conserva una parte delle tavole del Piano Regolatore Generale di Piacentini.

Vedasi anche la concessione edilizia 46/1939, contenente un disegno dal titolo "Elenco di classificazione delle aree pubbliche".

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Descrizione:

  1. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, piano di massima.
  2. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, piano di massima, 1935-1941.
  3. Piano di massima.
  4. Piano di massima, 1935-1939.
  5. Piano di massima, 1935-1941.
  6. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, sistemazione del nucleo cittadino. Piano di massima, 1935-1941.
  7. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, rete stradale. Piano di massima, 1935-1941.
  8. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, zone. Piano di massima, 1935-1941.
  9. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, rete stradale. Piano di massima.
  10. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, piano di esecuzione. Piano di immediata esecuzione, 1935-1941.
  11. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, piano quotato. Piano di immediata esecuzione, 1935-1941.
  12. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, rete della fognatura. Piano di immediata esecuzione, 1935-1941.
  13. Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano, espropriazioni. Piano di immediata esecuzione.
  14. Piano Regolatore della Città di Bolzano, schema del regolamento edilizio. Piano di immediata esecuzione, 1935-1939.
  15. Piano Regolatore della Città di Bolzano, schema del regolamento edilizio. Piano di immediata esecuzione.
  16. Piano Regolatore. Sistemazione del nucleo urbano, 1938-1941.
  17. Piano Regolatore. Zona della Vittoria - Prolungamento corso IX maggio, 1938-1941.
  18. Piano Regolatore. Zona della Vittoria - Collegamento accesso Merano Mendola con Foro della Vittoria, 1938-1941.
  19. (Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Bolzano), 1941 (?).

 

Piano di Ricostruzione della Città di Bolzano 1945-1953

L'Archivio Storico della Città di Bolzano conserva le tavole del Piano di Ricostruzione della città di Bolzano dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Bolzano durante la Seconda Guerra Mondiale è stata 13 volte colpita dai bombardamenti alleati, che hanno distrutto e danneggiato edifici siti prevalentemente nel centro storico.

Il Piano di Ricostruzione è redatto dagli architetti Erich Pattis (1902-1996) e Guido Tancredi Pelizzari (1889-1978) su incarico del Comune di Bolzano.

Il Consiglio comunale, in attuazione del decreto legge n. 154/1945 e successivo decreto ministeriale del 05.02.1946, adottò il 29.03.1950 questo Piano di Ricostruzione con delibera n. 10/10141 in cui, tra l'altro, sono elencati anno per anno tutti i lavori da eseguirsi dal 1950 al 1959.

Il Piano di Ricostruzione prevede di ristabilire le condizioni di abitabilità degli edifici preesistenti alla guerra e di sistemare le principali strade cittadine, apportando varianti al tracciato di alcune di esse situate nel centro storico, e definendo la zona di accesso meridionale alla città (Ponte Loreto - Via Verdi).

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Descrizione:

  • Tavola 1: Piano di Ricostruzione Città di Bolzano, Pattis Pelizzari 1945: Tavola dei danni. Tavola datata Bolzano 27.11.1945.
  • Tavola 2: Piano di Ricostruzione Città di Bolzano, Pattis Pelizzari 1945: Interventi edilizi in Bolzano. Tavola datata 26.08.1946.
  • Tavola 3: Piano di Ricostruzione Città di Bolzano, Pattis Pelizzari 1945: Piano regolatore generale 1941, Interventi edilizi in Bolzano e in Gries. Tavola datata Bolzano 18.03.1950.
  • Tavola 4: Piano di Ricostruzione Città di Bolzano, Pattis Pelizzari 1945: Approvato dal Ministero dei Lavori Pubblici. Tavola datata Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici 01.10.1951 e, sul retro, Ministero dei Lavori Pubblici approvazione con decreto ministeriale 3756 del 23.02.1952.
  • Tavola H: Piano di Ricostruzione Città di Bolzano, Pattis Pelizzari 1945: Incrocio tra i collegamenti Ponte Loreto, Piazza Walther e Merano - Brennero. Tavola approvata con decreto ministeriale 3756 del 23.02.1952.
  • Tavola H1: Piano di Ricostruzione Città di Bolzano, Pattis Pelizzari 1945: Situazione attuale della zona di via Alto Adige. Tavola datata 30.06.1953.
  • Tavola H2: Piano di Ricostruzione Città di Bolzano, Pattis Pelizzari 1945: Variante della zona di via Alto Adige. Tavola datata 30.06.1953.
  • Tavola H3: Piano di Ricostruzione Città di Bolzano, Pattis Pelizzari 1945: Variante della zona di via Alto Adige, imbocco verso Piazza Walther. Tavola datata 30.06.1953.

Piano Regolatore Generale 1958-1964

L'Archivio Storico della Città di Bolzano conserva le tavole del Piano Regolatore Generale della città di Bolzano approvato tra il 1958 e il 1964.

Il Piano Urbanistico Piacentini del 1941 è negli anni '50 ormai superato ed è chiara l'urgenza di una regia comunale nella regolamentazione generale delle infrastrutture quali strade, acquedotti, fognature, spazi pubblici e privati.

1951 - 1958

Il Piano Regolatore Generale viene nel 1951 affidato ad un comitato tecnico di otto professionisti locali coordinati dall'ing. Augusto Carnielli in collaborazione con l'ingegnere capo del Comune Angelo Nolli, poi nel 1957 ridotto a cinque membri e così composto: ing. Armando Ronca, ing. Giordano Sabbadin, arch. Guido Tancredi Pelizzari, arch. Alois Plattner e arch. Wilhelm Weihenmeyer (delibere del Consiglio n. 81 del 29.11.1951; n. 3 del 16.01.1952).

Con delibera n. 242/22707 del 25.07.1958 il Consiglio comunale approva il Piano Regolatore Generale unitamente al Regolamento per l'attuazione del nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Bolzano.

Il comitato tecnico elabora anche una dettagliata Relazione al Piano Regolatore Generale 1958. 

Il Piano Regolatore Generale si sviluppa su otto tavole.

Abbraccia un periodo di sviluppo della città dal 1960 al 2000 circa, e individua soluzioni da realizzare in concreto tramite quattro specifici programmi di attuazione annuali o pluriennali corredati dai relativi piani finanziari.

I criteri essenziali consistono nell'alleggerimento delle funzioni del centro storico di Bolzano e nel loro spostamento in nuovi quartieri dotati di proprie strutture quali scuole, chiese, aree verdi, parcheggi, nuovi negozi e mercati. Le zone di espansione, distinte dal territorio agricolo, sono suddivise in residenziali, industriali, miste e rurali. Tra gli altri interventi, il Piano prevede un parco a verde pubblico con campi sportivi lungo le rive del torrente Talvera e la realizzazione di alberature lungo le principali vie cittadine.  Per sopperire alle carenze di viabilità cittadina, che accoglie insieme il traffico urbano e quello extraurbano, il Piano prevede lo spostamento della ferrovia Bolzano-Merano e un sistema di tangenziali e di strade urbane a supporto della rete esistente e in funzione delle nuove aree da urbanizzare. Le previsioni di incremento demografico si attestano sulla cifra di 150.000 abitanti per il 2000.

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Descrizione (le tavole non sono né firmate né datate):

  • Tavola 1: Piano Regolatore Generale, Ronca Sabbadin Pelizzari Plattner Weyhenmeyer 1958.
  • Tavola 2: Piano Regolatore Generale, Ronca Sabbadin Pelizzari Plattner Weyhenmeyer 1958: Gli isolati: Tipo A edificato per 2/3 e più; Tipo B edificato da 1/3 a 2/3; Tipo C edificato per meno di 1/3; Tipo D Attività industriali e affini; Tipo E Piccole industrie - artigianato di produzione; Tipo F Fabbriche pubbliche o di interesse pubblico; Tipo G Costruzioni a carattere agricolo; Aree vincolate.
  • Tavola 3: Piano Regolatore Generale, Ronca Sabbadin Pelizzari Plattner Weyhenmeyer 1958: La zonizzazione: Zone residenziali; Zone industriali; Zone miste artigianato con abitazioni; Zone rurali.
  • Tavola 4: NON PRESENTE: Piano Regolatore Generale, Ronca Sabbadin Pelizzari Plattner Weyhenmeyer 1958: Zone verdi.
  • Tavola 5: Piano Regolatore Generale, Ronca Sabbadin Pelizzari Plattner Weyhenmeyer 1958: Sistema viario.
  • Tavola 6: Piano Regolatore Generale, Ronca Sabbadin Pelizzari Plattner Weyhenmeyer 1958: I quartieri: San Quirino, Villa Sant'Osvaldo, Vecchio nucleo, Piani di Bolzano, Rencio, Oltrisarco - San Giacomo, Zona industriale, Don Bosco, Visitazione, Penegal, Gries, Guncina.   
  • Tavola 7: Piano Regolatore Generale, Ronca Sabbadin Pelizzari Plattner Weyhenmeyer 1958: Vecchio nucleo urbano.
  • Tavola 8: Piano Regolatore Generale, Ronca Sabbadin Pelizzari Plattner Weyhenmeyer 1958: Linee principali di comunicazione: ferrovie, autostrade, statali e tangenziali, strade di penetrazione.

1959 - 1962

Le tavole del Piano Regolatore vengono esposte al pubblico per 60 giorni, numerose giungono le osservazioni, discusse in Consiglio comunale a ottobre e novembre 1959. Nel febbraio 1960 il Comune trasmette il Piano Regolatore e gli atti successivi alla Giunta Provinciale - che grazie allo Statuto Speciale di Autonomia ha ora la competenza primaria in materia urbanistica - che a sua volta forma una commissione di esperti composta dall'ing. G. Colombo, dall'arch. Marti e dall'ing. Jäger allo scopo di valutare il Piano. Gli esperti individuano sei quartieri dotati di un proprio centro, un nuovo tracciato della ferrovia Bolzano - Merano, un tracciato autostradale come proposto dalla Società Autostrade del Brennero, una chiara distinzione del traffico nella rete stradale, ridimensionando le previsioni di incremento demografico a 110.000 abitanti per il 2000.   

Il 15 luglio 1960 la Giunta Municipale affida a Luigi Piccinato, Professore ordinario di Urbanistica alla facoltà di architettura di Venezia, un incarico di consulenza. Piccinato ravvisa la necessità di riesaminare sia il Piano Regolatore del 1958 sia la proposta urbanistica degli esperti incaricati dalla Giunta Provinciale.

Incaricato quindi dal Comune della redazione di un terzo schema di Piano Regolatore Generale, il Prof. Piccinato presenta il suo Piano, cofirmato con l'arch. Marco Majoli, adottato con deliberazione del Consiglio n. 161 del 10.05.1962.  Alcune novità del "Piano Piccinato" rispetto al Piano del 1958 sono una chiara definizione della rete viaria principale e dell'organismo urbano, il trasferimento dello scalo merci da Bolzano a Bronzolo, il tracciato della statale 12 del Brennero, il completamento dell'autostrada del Brennero, la ristrutturazione dell'area delle Semirurali, la destinazione a parco urbano delle aree risultanti dalla sistemazione del torrente Talvera.

1964

Infine, il 3.01.1964 la Giunta Provinciale approva con la legge n. 1 il Piano Regolatore Generale Piccinato, a dopo circa 20 mesi dalla sua adozione. 

Bibliografia consultabile in Archivio Storico:

Città di Bolzano, 1957, Bolzano continua l'ascesa 1953 1956, Comune di Bolzano, Ufficio Stampa

Città di Bolzano, 1958, Relazione al Piano Regolatore Generale, Comune di Bolzano, Assessorato all'Urbanistica

Città di Bolzano, 1962, Bolzano attività amministrativa 1957 1961, Comune di Bolzano, Ufficio Stampa

Vittorini Marcello, 1988, PUC Quaderno n. 2: Documento programmatico contenente finalità, indirizzi e criteri di impostazione e modalità operative per la redazione della variante generale del Piano Urbanistico Comunale, Comune di Bolzano, Assessorato all'Urbanistica

Testo a cura di Carla Giacomozzi

 
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