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Chiesa dei Domenicani
I lavori di costruzione iniziano nei primi anni del Trecento, quindi venne ampliata secondo i canoni degli Ordini Mendicanti: aula unica, soffitto ligneo, presbiterio absidato coperto da volte a costoloni, pontile a cinque arcate tra aula e presbiterio, con funzione di divisorio. Nel corso del XIV secolo viene dotata di cappelle gentilizie e avviata la costruzione del complesso conventuale attorno a un chiostro. La suddivisione in tre navate e la costruzione di volte gotiche su pilastri ottagonali risale agli anni tra il 1458 e 1468. In epoca barocca viene aggiunta la cappella dei Mercanti e decorato il coro gotico con affreschi e stucchi. Il convento viene soppresso nel 1785 da Giuseppe II.
La chiesa e il convento dei Domenicani conservano i migliori esempi di pittura giottesca in città e nel territorio intero. Nelle cappelle di San Giovanni, di Santa Caterina, nella sala capitolare e nel chiostro sono all'opera, a partire dal 1330 ca., artisti che fanno proprie le innovazioni figurative sperimentate da Giotto a Padova e subito diffuse in Italia settentrionale. In particolare la cappella di San Giovanni è completamente affrescata con Storie di Maria, Storie di San Nicolò, Storie di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista.