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Fondi storici

Il nucleo librario principale della Biblioteca Civica alla sua fondazione nel 1928 era costituito da donazioni di biblioteche italiane e di altri enti pubblici e privati, e in particolare dalle biblioteche private del senatore Luigi Morandi e di padre Ermenegildo Pistelli. Queste, insieme al Fondo Giovanni Pedrotti, acquisito successivamente, e ai fondi Rari e Fascismo, istituiti nel periodo postbellico, costituiscono i fondi storici della biblioteca.

 
Fondo Luigi Morandi

Il senatore Luigi Morandi (1844-1922), educatore, letterato, critico, deputato e senatore del Regno, nonché precettore di Vittorio Emanuele III, dispose che alla sua morte la sua biblioteca venisse ceduta al Ministero dell’Istruzione con esplicita destinazione per una biblioteca pubblica e passò così alla Biblioteca Civica di Bolzano. Il fondo archivistico venne invece acquisito dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

Il fondo è costituito da più di 6.000 opere tra volumi e opuscoli di letteratura italiana, critica letteraria e storia del Risorgimento in corso di catalogazione e individuazione, poiché dispersi nel tempo all’interno del patrimonio complessivo della biblioteca.

 
Fondo Ermenegildo Pistelli

Ermenegildo Pistelli (1862-1927) è stato un sacerdote, filologo classico, glottologo e papirologo italiano. La maggior parte del suo lascito librario è confluito, su iniziativa del Ministero della Pubblica istuzione, nelle raccolte della biblioteca al momento della sua fondazione. Al momento è in corso un complessa opera di individuazione e catalogazione delle opere.

 
Fondo Fascismo

Il fondo venne istituito nel secondo dopoguerra ed è costituito da più di 500 opere del Ventennio tra monografie e periodici che risultano particolarmente legate alla figura di Benito Mussolini e al regime fascista. Le opere, tolte dallo scaffale aperto a causa del loro orientamento spesso razzista e xenofobo, sono state tuttavia conservate e rappresentano oggi un'importante fonte per lo studio di quel periodo storico.

Immagine: Biblioteca Civica storica Ex libris 3

Ex libris della Biblioteca Civica nel 1928

Nel 2009 il fondo è stato oggetto di uno studio confluito nella pubblicazione "Libri sotto il littorio: due fondi librari nel periodo fascista a Bolzano" a cura di Andrea Di Michele e Fiorella Menini.

I libri del Fondo Fascismo in catalogo

 
Fondo Giovanni Pedrotti

Il fondo prende il nome da Giovanni Pedrotti (1867-1938), che fu uno dei più attivi esponenti dell'irredentismo trentino. Appassionato naturalista, presidente della Società degli Alpinisti Trentini e cultore di storia patria, nella sua biblioteca privata raccolse pubblicazioni di vario genere, soprattutto di argomento trentino-tirolese. Nel 1951 il Comune di Bolzano acquisì la parte più consistente (oltre 5.000 opere) della sua "Biblioteca trentina", mentre le opere rimanenti (circa 2.600) sono conservate presso la Biblioteca della Montagna-SAT di Trento.

Immagine: Matthioli scontornato_web

I discorsi di m. Pietro Andrea Matthioli (Venezia, 1527)

Il Fondo Pedrotti è conservato nell’omonima sala ed è disponibile per la consultazione in sede.

I libri del Fondo Pedrotti in catalogo

 
Fondo Rari

Quello denominato “Rari” è il fondo più prezioso della Biblioteca Civica ed è costituito da quasi 300 edizioni di pregio. Il fondo raccoglie antichi libri a stampa ed edizioni rare di ogni secolo, tra cui un incunabolo e numerose cinquecentine, molte delle quali di particolare interesse bibliografico e tipografico. Le opere provengono dai nuclei costitutivi della biblioteca, ovvero la biblioteca Morandi e la biblioteca Pistelli, e da donazioni e depositi.

Immagine: Incunabolo scontornato

Legenda Aurea di Iacopo da Varazze (Heidelberg, 1488)

La collezione si trova nella Sala Pedrotti e la consultazione delle relative opere è regolata da un apposito documento.

I libri del Fondo Rari in catalogo

 
Fondo ITI

Il cosiddetto “Fondo ITI” è costituito da circa 1.000 unità (libri, riviste, tavole sciolte e rilegate) risalenti per lo più agli ultimi anni dell’Ottocento ed ai primi del Novecento, provenienti dalle biblioteche di varie scuole tecniche, tra cui K.K. Fachschule Bozen, K.K. Bau- und Kunsthandwerker–Schule Bozen, K. K. Fachschule für Steinbearbeitung Laas in Tyrol e Scuola Tecnica Industriale „Guido Presel“ Bolzano.
In una data che non è stato possibile accertare, ma probabilmente negli anni ’60, il fondo è stato depositato in un locale presso la biblioteca succursale Don Bosco di via Piacenza. A partire dal 2009 il fondo è stato inventariato e catalogato ed è ora conservato nel magazzino esterno presso la Biblioteca Ortles ed è consultabile.
Al di là del pregio delle singole opere, il fondo è di grande interesse come documentazione dell’attività didattica nelle scuole tecniche locali tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

I libri del Fondo ITI in catalogo