Simone da Tesido, Trinità, interrogatorio e martirio di S. Sebastiano, affresco strappato, 1503, provenienza: ex chiesa di S. Maurizio a San Candido
La maggior parte degli affreschi staccati è di epoca medievale (XIII-XVI secolo), ma esiste anche un nucleo sette-ottocentesco. Essi sono giunti al Museo a causa della demolizione dell'edificio che li conservava, in seguito a lavori di restauro oppure a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che hanno notevolmente danneggiato il patrimonio artistico della città. È questo il caso di sette affreschi, eseguiti da Giuseppe Craffonara e da Joseph Arnold tra il 1832 e il 1836 per il cimitero monumentale di Bolzano, strappati in via precauzionale nel 1943, poco prima della completa distruzione del sito.
Frescante locale, S. Giorgio e il drago, affresco staccato, inizio XV sec.
La collezione è interessante anche per lo studio delle tecniche di restauro: alcuni affreschi infatti sono staccati a massello, cioè in sezioni di superficie piuttosto piccole e con la porzione di muro corrispondente; altri sono staccati mantenendo l'ultimo, sottile strato di intonaco; di altri ancora è stata strappata solo la pellicola pittorica.
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