Cerimonia ufficiale di Gemellaggio Bolzano-Erlangen
Nel corso di una cerimonia in programma in
apertura della seduta del Consiglio comunale di
giovedì 14 giugno alle ore 18.00,
i Sindaci di Bolzano ed Erlangen
sottoscriveranno gli atti ufficiali di gemellaggio tra le
due Città nel nome di Josef Mayr-Nusser,
l'uomo che disse NO a Hitler. Bolzano ed Erlangen,
cittadina bavarese di 108.000 abitanti, sono infatti "accomunate da
questa figura storica di grande rilevanza per la società
contemporanea, esempio di grande coerenza, fermezza e coraggio
civile" così la descrive il primo cittadino del
capoluogo Renzo Caramaschi.
Josef Mayr-Nusser (Bolzano 27.12.1910 - Erlangen
24.02.1945) "Sono cristiano, non posso giurare a Hitler in nome di
Dio". Cittadino onorario di Bolzano dal 2010. Figlio di una
famiglia di viticoltori residenti nel maso Nusser ai Piani di
Bolzano, Josef Mayr era un giovane padre di famiglia (sposato con
Hildegard Straub da cui ebbe il figlio Albert) dirigente dei
giovani dell'Azione Cattolica in lingua tedesca di Bolzano e
fondatore di una Conferenza della San Vincenzo nel quartiere dei
Piani. Il 4 ottobre del 1944, mentre si trovava a Konitz (Prussia
occidentale), arruolato a forza nelle SS, Mayr-Nusser si
rifiutò di giurare fedeltà a Hitler per motivi di
fede e di coscienza. Dall'avvento del nazismo la sua voce era
uscita allo scoperto denunciando la disumanità del regime
totalitario, il carattere idolatrico del potere e la barbarie
ideologica di cui era infarcito. Nel 1939 si rifiutò di
prendere parte all'opzione per la Germania nazista rimanendo nel
gruppo dei Dableiber. Entrò nella cellula di resistenza al
nazismo Andreas Hofer Bund. Subito dopo il rifiuto del giuramento
Mayr-Nusser venne incarcerato, poi trasferito a Danzica per il
processo e condannato a morte per disfattismo. Fu avviato al lager
di Dachau dove non arrivò mai perché morì di
stenti nella stazione di Erlangen all'alba del 24 febbraio del
1945. Di questi ultimi mesi rimane una commovente testimonianza
nelle lettere alla moglie Hildegard. Mayr Nusser è
stato beatificato il 18 marzo del 2017 nel duomo di Bolzano.
"La storia di Josef Mayr Nusser e la sua testimonianza di fede e di
coraggio civile, sono un esempio da valorizzare per tutti i
cittadini europei. Bolzano ed Erlangen si sono gemellate per
valorizzare la testimonianza di Mayr Nusser contro l'idolatria del
potere. Il suo esempio oggi ha un valore civile e politico da
promuovere in Europa. E' il primo obiettore di coscienza cattolico
al servizio militare del nostro Paese, riscatta i silenzi, le paure
e le contraddizioni della Chiesa durante gli anni del nazifascismo"
così ancora il Sindaco Caramaschi.
Il gemellaggio tra le due Città ha
dunque l'obiettivo di sviluppare i rapporti di collaborazione
in diversi ambiti: i rapporti tra le scuole, le associazioni
culturali e tutti coloro che operano nel sociale; promuovere
iniziative, convegni e commemorazioni per concretizzare,
approfondire e diffondere il messaggio di Mayr Nusser; creare
occasioni concrete di collaborazione tra le istituzioni culturali,
l'archivio storico ed i musei della Città di Bolzano con
quelli di Erlangen; organizzare manifestazioni sportive congiunte;
creare cooperazione tra le scuole e le professioni sociali, tra gli
istituti musicali, le università e gli istituti di ricerca;
promuovere e avviare accordi di scambi economico-commerciali.
Il programma ufficiale del gemellaggio con
Erlangen, prevede giovedì 14 giugno
alle ore 18.00 una cerimonia in Consiglio
comunale a Bolzano per la firma dei documenti
ufficiali. Erlangen sarà rappresentata da una delegazione
guidata dal Sindaco Florian Janik e composta da alcuni
assessori e consiglieri comunali, nonché rappresentanti
delle principali istituzioni culturali e religiose della
località tedesca. Alla sottoscrizione del
gemellaggio seguiranno nei prossimi giorni incontri della
delegazione di Ertlangen con rappresentanti di vari enti,
istituzioni e associazioni bolzanine, nonché
visite guidate nei luoghi simbolici più
significativi del capoluogo altoatesino. In programma, tra gli
altri, anche un incontro con il vescovo Ivo Muser.
La permanenza della delegazione di Erlangen a
Bolzano, si concluderà sabato mattina con la
visita al Museo Civico, al Pecorso Espositivo nel
Monumento alla Vittoria e alla Collina dei Saggi dove un abero
è stato dedicato anche a Mayr Nusser.
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